100 ore nel Piceno – Seconda Parte

[Leggi qui la prima parte]

 

Il territorio piceno offre anche un grande affaccio sul mare, con la sua meravigliosa riviera delle Palme che va da Cupra Marittima al fiume Tronto, passando per Grottammare e San Benedetto del Tronto.

Giorno 3

La passeggiata

Ci siamo quindi spostati sulla costa, a San Benedetto del tronto. Il lungomare negli ultimi anni ha subito una trasformazione radicale diventando un vero e proprio luogo di pace e di tranquillità dove poter fare lunghe passeggiate. Qui si ci sposta prevalentemente in bicicletta approfittando della funzionale pista ciclabile. Noi l’abbiamo fatto grazie alla disponibilità di IVEL che ci ha fornito le bici.

 

A ritmo delle nostre pedalate, raggiungiamo il Museo d’arte sul Mare presso il molo di San Benedetto. Una serie di scogli scolpiti dalle mani sapienti di numerosi artisti costituiscono una vera e propria opera d’arte contemporanea.

 

Il pranzo

Ma le passeggiate in bicicletta, si sa, mettono appetito! Conosciamo Simone Marconi titolare del ristorante Attico sul Mare , con lui facciamo un giro al mercato ittico prima di andare a pranzo.

  

Il ristorante si trova a Grottammare al secondo piano del palazzo storico Kusaal raggiungibile da San Benedetto in pochi minuti. E’ il posto giusto per regalarsi un’esperienza di gusto indimenticabile. Simone ha un’attenzione maniacale verso i suoi ospiti, e fidatevi è impossibile non sentirsi coccolati qui!

  

   

In foto: Gallinella marinata all’arancio biondo del piceno; Ricciola scottata, cicorietta alle alici e brodo di tonno nostrano affumicato; Spaghetti senatore cappelli Regina dei Sibillini con cazole, colatura di alici e croccante di merluzzo; Rombo selvatico, carciofi e menta; Polpo, fagiolini e gelato di cipolla rossa; Ricordo del brodetto; Sorbetto di sedano e lime con insalata di frutta, verdura e centrifugato di melone e carote.

Carinissimo è anche il borgo vecchio di Grottammare, più sopraelevato, ricco di viuzze e localini; qui il tempo sembra essersi fermato.

 

La cena

La nostra cena è degna conclusione di una giornata speciale, siamo di ritorno a San Benedetto al ristorante La Croisette . Ci accoglie uno staff energico e affiatato che ha reso la serata davvero speciale, infatti oltre all’ottima cucina dello chef Andrea Romani (per gli amici Gnagno) anche la compagnia è stata impeccabile!

 

In foto: Capasanta Caponata e pinoli; Tonno in tempura con crema di melanzane in suor; Ceppi Regina dei Sibillini, vongole, cazole, asparagi e zafferano;
Brodetto 2.0; Carpaccio di tonno rosso con burrata e pomodorini confit

Dormire ad Offida

Abbiamo ormai lasciato il Di Sabatino Resort per spostarci in una casa mezzadrile immersa nel verde, completamente ristrutturata. Siamo nel comune di Offida al Nascondiglio di Bacco.

 

 

Giorno 4

La sveglia è silenziosa nella campagna marchigiana e noi siamo già pronti per passeggiare tra le vie di Offida, un meraviglioso borgo marchigiano in provincia di Ascoli Piceno. A guidarci è ancora Lella che ce ne racconta storia e tradizioni. Tra le manifestazioni più importanti del comune è certamente il carnevale storico. Passeggiando lungo il Corso Serpente Aureo e attraversando la grande piazza si giunge alla chiesa benedettina di Santa Maria della Rocca che merita davvero una visita.       Bellissimo il teatro del Serpente Aureo.

 

 

Il pranzo

Il nostro pranzo è stato indimenticabile, in pieno centro, all’ Osteria Ophis dello Chef Daniele Citeroni Maurizi. Anche stavolta l’accoglienza è calorosa e l’ambiente a dir poco affascinante. Il ristorante è ricavato all’interno delle vecchie stalle di Palazzo Alessandrini. Lo chef utilizza prodotti del territorio e li trasforma in vere e proprie opere d’arte.

  

In foto: Fagioli in budino con gelatina di peperoni; Uovo e Coratella; La cipolla; Cannelloni al cucchiaio; Come un funghetto affidano

 

 Fior di Farina è, invece, un negozietto in cui potete trovare le eccellenze del territorio, Sonia e Nora vi accoglieranno sempre col sorriso!

Assieme allo chef Daniele Citeroni, Marco ed Emanuele hanno dato vita a Vistrò , un vero e proprio bistrot del vino. Qui si degustano piatti della tradizione, salumi e formaggi del territorio. Assolutamente da provare gli hamburger gourmet.

 

 

Giorno 5

Il nostro viaggio si conclude con un’ultima visita alla cantina PS Winery  di Raffaele Paolini e Dwight Stanford. Il metodo di coltivazione è biologico e la raccolta avviene rigorosamente a mano. Meravigliosa è la loro terrazza, una finestra sulle campagne e i vigneti marchigiani; proprio qui abbiamo trascorso le nostre ultime ore nel piceno (almeno per il momento) bevendo vino delizioso e assaggiando le “cacciannanze” (focacce che venivano cotte nei vecchi forni prima del pane) farcite di Lella Palumbi.

 

Facce da #100orenelpiceno

Un grazie speciale va ai miei compagni di viaggio, senza di voi non sarebbe stato lo stesso!

Adele di Fornelli Fuori sede – Serena di Cucina Serena – Ruggero di Lamorfou – Luca di Habemus Fame – Annalisa di Queen’s Kitchen – Mariachiara di Vaniglia Bourbon – Emily di Guardo il Mondo da un Oblò – Silvia di Acqua e Farina 

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