Pian piano, vi sarete accorti, le informazioni che riguardano il Friuli Venezia Giulia si stanno moltiplicando su questi canali. È una terra che sto scoprendo a piccoli passi. Stavolta, ve la racconto attraverso l’esperienza Enjoy Collio 2022 promossa dal Consorzio Collio.
Dove siamo e qualche curiosità
Ci troviamo nella zona collinare che costeggia il confine italo-sloveno, nel punto più ad EST d’Italia, tra le Alpi Giulie ed il Mare Adriatico. Il microclima di questo territorio è unico sia per ventilazione che per escursione termica, una combinazione ideale per la coltivazione della vite. Il terreno caratteristico di questa zona, in cui si alternano strati di marna e arenaria originati da bacini lacustri, è conosciuto come Ponca (o flysch), è questo l’elemento in grado di determinare l’identità dei vini di questa zona.
Già nel 1963 nasceva, proprio in Friuli Venezia Giulia, la prima strada del vino italiana: “Strada del vino e delle ciliegie”, ed è stata la prima area ad ottenere la DOC nel 1968.
Storicamente, il Collio ha rappresentato – e rappresenta – area di eccellenza per la produzione di vini bianchi grazie ad una viticoltura prevalentemente dedicata ai vitigni a bacca bianca sia autoctoni (Malvasia, Ribolla Gialla, Friulano e Picolit) che alloctoni (Chardonnay, Pinot Bianco, Müller Thurgau, Riesling, Sauvignon, Traminer Aromatico).
Anche se in percentuale minore, i vitigni a bacca rossa storicamente presenti sul territorio sono quattro: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Pinot Nero.
Collio Bianco: Essenza del territorio
La vera essenza e anima del territorio, nonchè progetto ambizioso del Consorzio di Tutela, è il Collio Bianco: frutto dell’assemblaggio di uve diverse, ha in sé tutte le caratteristiche della sua terra e dei suoi 290 (DUECENTONOVANTA) piccoli produttori. Ogni produttore vede e pensa il collio bianco alla sua maniera. Il risultato? Sono espressioni completamente diverse del Collio Bianco che, però, si rivelano sotto innumerevoli sfaccettature identificando, letteralmente, sia il terreno che il produttore.
Enjoy Collio 2022
Enjoy Collio 2022 è una full immersion, 5 laboratori sensoriali, durante i quali ci si mette in gioco per associare le caratteristiche dei vini in degustazione alle peculiarità legate ai 5 sensi. Un’esperienza certamente diversa dal solito ma che si pone lo scopo di evidenziare le tipicità e le unicità dei vini del Collio.
Vista. Il sommelier Michele Paiano ci insegna a leggere un vino semplicemente guardandolo ed estrapolando dal colore le sue caratteristiche; un momento che ha portato anche la firma del designer Andrea Antoni che ha dipinto un grappolo dai 7 acini, uno per ogni sfumatura del Collio bianco.
Olfatto. L’aromaterapeuta Elena Cobez e la sommelier Isis Brunoni ci guidano al ricordo e alla scoperta di profumi (attraverso l’uso di oli essenziali e tinture) che rimandano alla terra e che proviamo a ricercare nei vini in degustazione.
Gusto. Mitja Sirk ci accoglie alla Subida, a Cormons, nel cuore del bosco. Ci prende per mano, ci accompagna nell’assaggio di 3 vini provenienti da 3 diverse zone del Collio: nord (zona di Dolegna), sud (Capriva del Friuli) e centro (colline di San Floriano). In abbinamento a piccoli e squisit bocconi, si passa da vini più freschi e aromatici a quelli più maturi e complessi; caratteristiche, queste, dovute alla presenza e alla diversa struttura della Ponca.
Ponca Vini in Degustazione
Tatto. Carlo Fossaluzza, dell’azienda Colmello di Grotta, ha un compito difficile, ci fa “sentire il vino” toccando diversi legni che ricordano le botti. Un esperimento che richiede partecipazione e che tiene alta la curiosità.
Udito. Il Maestro Massimo Devitor ci chiede di mettere in gioco, e in allerta, tutto il nostro corpo, come fosse un grande orecchio. Le note musicali si fondono ad emozioni e sensazioni.
…non solo vino!
Enjoy Collio non è, dunque, solo vino ma un’esperienza che ti mette in contatto con chi questo territorio lo vive ed ha tanta voglia di raccontarlo. In queste occasioni torno a casa sempre arricchita.
Qual è il sesto senso che ho scoperto in Collio? Non ne ho trovato solo uno.
Per me è:
- l’ospitalità di Robert Princic che ci ha accolto nel suo Borgo Gradis’ciutta: un sogno divenuto realtà quello di riportare a splendore edifici del 1500 che oggi offrono ogni comfort. Si respira aria buona, si passeggia tra i vigneti ed è sempre un buon momento per degustare un buon vino.
Borgo Gradis’ciutta Una delle camere Bagno in camera
- l’entusiasmo travolgente di Ornella Venica che ci coinvolge, letteralmente, nella storia di famiglia fatta di sacrificio e di responsabilità, valori tramandati di generazione in generazione, e che permeano le pareti di casa Venica e Venica.
- la dolcezza e la determinazione di Ilaria Felluga; giovane e saggia, rappresenta la sesta generazione Felluga. Ilaria ci accoglie a Russiz Superiore, un piccolo borgo medievale di cui nonno Marco si era innamorato – impossibile dargli torto!
Ci racconta, con orgoglio, la storia di famiglia, noi la seguiamo in cantina. In questo luogo, scavato nella collina custodisce le barrique e le bottiglie di vecchia annata, la sensazione è di fare un viaggio nel tempo.
- l’avventura che assicurano i ragazzi del Maneggio La Subida portandoti a spasso per vigneti in sella ai loro cavalli. Un’esperienza davvero meravigliosa che consiglio a tutti.
- la passione contagiosa di Mitja Sirk, giovane, capace e determinato alla guida de La Subida, storico ristorante di famiglia e stella michelin.
- la felicità di Paolo Corso che ci accoglie a Borgo Conventi, cantina fondata nel 1975 e che splende nuova luce grazie all’acquisizione da parte della famiglia Moretti Polegato.
- la spensieratezza, tipica della Dolce Vita, con cui percorrere in vespa gialla le strade del Collio, di vigneto in vigneto.
- la storia, complessa ed affascinante, di questa terra.
Castello di Spessa Cantina del Castello di Spessa
- e la gentilezza, il garbo, con cui ogni persona incontrata ha raccontato i progetti ambiziosi del territorio. A tutti, grazie!
Sul mio canale instagram è, in evidenza, tutta l’esperienza.