Domenica
Molto spesso mi definisco consapevolmente “vecchia dentro”. Rido. Ma no, il mio non è un modo di dire. Preferisco stare a casa a cucinare per chi amo piuttosto che stare in giro a regalare sorrisi a chi non può apprezzarli. Così la Domenica, come tradizione vuole, è per me il giorno in cui il risveglio è lento e l’odore del caffè si mescola a quello del ragù. L’avete mai bevuto il caffè accompagnato al “cuzzetiello di pane cò ragù”??? Beh, io si! E se dovessi definirne il sapore vi direi certamente che SA DI CASA!
La Botta di Vita
Insomma, succede che mi è arrivato un invito. Di Domenica. Succede anche che è da parte di un posticino molto carino in cui volevo andare da tanto e, caso vuole, quella Domenica avrebbe ospitato lo chef stellato Roy Caceres del Metamorfosi Restaurant di Roma. Ok, ci vado. Una botta di vita ogni tanto!!!
All’aperitivo pensa Manuel di Radici Clandestine. Negroni, negroni sbagliato o americano?!?!?!? Ho capito, mi volete ubriaca! Vado di americano!!!!
C’è qualcosa che in un attimo mi riporta a casa con la mente e anche con il cuore. Cosa vedono i miei occhi!??! Un enorme pentolone di ragù, denso e profumato, da mettere sul pane e da mangiare con le mani. L’artefice della poesia è stata la mamma del padrone di casa Ciccio Vitiello.
Fatto sta che adesso conosco anche il sapore del ragù abbinato all’americano, SA DI VITA!
Quattro Mani
Siamo qui per il primo appuntamento di “Fuochi e Forno”. E’ la mia prima volta a Casa Vitiello (qui il link al sito). Il posto è davvero carinissimo, arredato in modo semplice ed accogliente. Ciccio è giovanissimo ma ha le idee molto chiare. L’avevo già incontrato durante un press tour a Caserta (leggete qui). La sua è una continua ricerca e sperimentazione, impasti diversi che si abbinano a materie prime di eccellenza.
Oggi succede qualcosa di ancor più magico. La cucina di Roy Caceres, stella michelin del ristorante Metamorfosi contamina le pizze di Ciccio. Ne è venuta fuori un’esperienza che per me è stata incredibile. Ho mangiato pizze che erano piatti, che erano una sorpresa ad ogni morso, che a tratti ho dimenticato fossero “semplicemente pizze” (passatemi il termine).
Stimavo Ciccio Vitiello per il suo modo di lavorare, di studiare e di sperimentare. L’ho apprezzato ancor di più per il suo intento di unire un cibo popolare quale la pizza all’alta cucina. Un matrimonio felice!
Qui di seguito il menù
o Per e o Muss viaggiando in Sud America
Montanara Multicereale, o Per e o Muss, Cetriolo marinato, erba pucchiacchella, emulsione di Gamberi
In abbinamento Falanghina Extra Dry Euforia – Cantine Iannella
Tuoro-Metamorfosi A/R
Impasto Canapa, Gamebri gobbetti, polvere di Lattuga di mare, misticanza di erbe, crema di teste di Gambero Rosso
Grano Arso Ricciola e Avocado
Impasto al Grano Arso, Provola di Bufala, Ricciola, Pomodoro torpedino, Avocado, Nasturzio
In abbinamento Falanghina del Taburno Sannio DOP – Cantine Iannella
Blue Mela e gel di Porto
Base Cacao, Blue del Monviso e Cioccolato Bianco, gel di Porto, Mela Annurca appassita, Acetosella variegata, Nocciola tostata mortarella di Vairano
In abbinamento Passito di Aglianico Igp Beneventano – Cantine Iannella
E per noi, a fine giornata, un profumatissimo pezzo di pane.