Finalmente riesco a scrivere, di nuovo, di viaggi. Quella che segue è una piccola, spero utile, guida per visitare Trieste.
Chi mi ha seguito sui social sa che ci sono tornata più volte negli ultimi mesi, ogni volta alla scoperta di angoli nuovi e nuove esperienze.
Ringrazio Turismo FVG e vi ricordo che sul loro portale trovate tutte le informazioni per richiedere la FVG card, un pass speciale che vi permetterà di scoprire il Friuli Venezia Giulia.
La città
Per vivere, scoprire ed apprezzare questa bella città di confine ci vuole pazienza e tanta curiosità; solo così conoscerete le sue realtà bellissime fatte di arte, storia, vino e buona cucina. Qualcuno dice che “è una città sospesa nel tempo e nello spazio” e forse ha proprio ragione!
La sua posizione geografica le conferisce un profilo del tutto diverso – a mio avviso – dalle altre città italiane. Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia è un melting pot in cui culture, tradizioni, lingue diverse si fondono e caratterizzano ogni angolo, ogni tavola e anche ogni citofono dei suoi palazzi. [Vi ho mai detto che amo leggere i cognomi sui citofoni delle città ed immaginare i volti e la vita di persone sconosciute?]
Insomma, qui si mescolano caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi. Siamo a pochi chilometri dalla Slovenia e praticamente attaccati all’Istria!
Cinque cose da fare a Trieste
1 – Sedersi in uno dei caffè storici della città.
Trieste è la città del caffè infatti, oltre ad avere il più importante porto italiano per l’importazione del caffè, qui si concentrano le principali industrie del settore; inoltre proprio a Trieste fu inaugurata, ai primi del Novecento, la Borsa del Caffè. Ma non si tratta solo di economia, a Trieste (un pò come nella mia Napoli) il caffè è un gesto quotidiano, un vero e proprio culto: luogo dell’anima.
Sono numerosi i caffè in stile liberty dove potersi fermare, magari, a leggere un pò davanti ad una tazzina di oro nero bollente! Ma sapete come ordinare un caffè??? Trieste possiede un lessico tutto suo:
- l’espresso classico diventa il nero
- il caffè macchiato è il capo o capo in B (bicchiere) se lo gradite in vetro
- il cappuccino??? Specificate se lo volete in tazza piccola o grande, perché il primo sarà un caffè schiumato (triestino) ed il secondo un classico cappuccino (italiano)
Tra i caffè storici più famosi:
- Antico Caffè San Marco (in via Battisti, 18): è il mio preferito, ha anche una zona libreria in cui perdersi letteralmente
- Caffè Tommaseo (Piazza Tommaseo 4/c): il più antico, oggi anche presente nella guida dei locali storici d’Italia
- Caffè Torinese (Corso Italia 2): bellissimo e liberty, conserva ancora tutti gli arredi originali ed anch’esso rientra tra i locali storici d’Italia
Un caffè “moderno” che invece mi sento di consigliare per atmosfera e offerta è sicuramente Lettera Viva (viale XX Settembre 31/b).
2 – Passeggiata: Borgo teresiano, piazza dell’Unità d’Italia e Città Vecchia
Il borgo Teresiano è uno dei quartieri più antichi della città, ricavato dall’interramento dalle saline e fortemente voluto da Maria Teresa d’Austria (di cui porta il nome).
Il cuore del borgo è Canal Grande, navigabile e concepito in modo tale che le navi potessero arrivare in città.
Il canale è attraversato dal Ponte Rosso dove troverete la statua di James Joyce che, paziente, concede foto e selfie proprio a tutti!!! [Joyce ha avuto un forte legame con la città tanto da identificarla con la sua anima!]
A piedi si arriva in piazza dell’Unità passando per piazza Borsa.
La mia prima volta a Trieste è stata a Giugno, ora del tramonto, piazza dell’Unità: una magia!!!
Una piazza che è tutt’uno con il mare, dove lo sguardo si perde e si ci sente piccoli piccoli circondati da ogni lato da bellezza infinta! La piazza è un vero e proprio “salotto cittadino” sempre popolato.
Da piazza dell’Unità è facilissimo passare nella parte della Zità Vecia (città vecchia) composta da Cavana, ghetto ebraico e San Giusto. Questa zona dai colori pastello è ricchissima di localini e ristoranti in cui fermarsi per l’aperitivo e/o cena.
Fate tappa al punto vendita della famiglia Masè, specializzata nella salumeria cotta di gusto mitteleuropeo, produttrice del primo Prosciutto Cotto Praga, il CottoTrieste®, ovvero l’originale prosciutto cotto nella crosta di pane con senape e rosmarino, ed ancora lo Speck Cotto.
3 – Si mangia: Buffet, osmize, osterie e ristoranti
Anche la tradizione culinaria triestina è ricca di contaminazioni, una fusione di sapori mediterranei e mitteleuropei che subito ti racconta la storia di questo territorio.
I buffet, locali a metà tra bar e trattoria, offrono assaggi diversi dei piatti della tradizione: dal gulash al cotto triestino con cren, dal bollito misto agli gnocchi di pane. Piatti semplici e saporiti accompagnati da un buon bicchiere di vino locale! Consigliati: Da Pepi (via Cassa di Risparmio 3); Da Siora Rosa (piazza Hortis 3), L’Approdo (viale Carducci 34).
Le osmize, più in periferia, sono ambienti rustici dove assaggiare i prodotti locali direttamente dai produttori: salumi, formaggi e vini (Terrano, Vitovska o Malvasia). Io sono stata all’osmiza Verginella.
Le osterie e i ristoranti sono tantissimi con un’offerta gastronomica che abbraccia mare e terra. Vi lascio qualche indirizzo:
Sicuramente vi straconsiglio la Champagneria e Vineria in via Cadorna, 12 : l’offerta è molto varia e, se l’aperitivo a base di cruditè è un must, di certo non potete perdervi i gustosi primi piatti. In cucina una cuoca dal cuore napoletano trapiantata a Trieste vi preparerà una pasta con scampi alla busara (piatto tipico della tradizione) che difficilmente dimenticherete!!!!
Spassionatamente consigliato anche Pier Trieste (molo Venezia, 1) che, in una location mozzafiato, è perfetto in ogni momento della giornata, dalla colazione al dopocena.
D’estate, la Terrazza dell’Ostello Tergeste (viale Miramare, 331) è perfetta per pranzi o cene a base di pesce. Piatti assolutamente non pretenziosi, semplici e ben fatti con ottime materie prime e poi… panorama da urlo! Rapporto qualità/prezzo super!
Unico ristorante in città a vantare una stella Michelin è Harry’s Piccolo Restaurant in piazza dell’Unità d’Italia dove però potete fermarvi anche per un pranzo veloce al bistrò.
Consigliate anche: Nero di seppia (via Luigi Cadorna 23); Al Petes Vino e Cibo (via dei Capitelli, 5/a).
4 – Miramare…
Percorrendo il lungomare di Trieste si arriva a Grignano, qui a picco sul Golfo, svetta il castello di Miramare circondato da un parco di 22 ettari con giardini all’inglese e all’italiana, laghetti e piante rare. Dal parco del castello si arriva fin giù al mare grazie a grandi gradoni.
Miramare fu residenza dell’arciduca d’Asburgo e di sua moglie.
Un posto meraviglioso, assolutamente da non perdere. Oggi la riserva naturale marina è gestita dal WWF ed offre meravigliose esperienze di immersione alla scoperta di questi fondali. Ma di questo ve ne parlerò poi!
5 – …poi mare!!!
Se siete a Trieste d’estate non potete esimervi dal fare un tuffo!
Di fatto, l’unica spiaggia vera e propria si trova in città ed è quella del Lido Pedoncin, l’utlimo lido in Italia che conserva il muro di separazione uomini/donne: ebbene, anche le coppie più affiatate si salutano all’ingresso per ritrovarsi dopo qualche ora di mare… uomini a destra e donne a sinistra, prego!!!
Ma ce n’è per tutti, dalla città procedendo verso Miramare si arriva a Barcola dove, appena la stagione lo permette, tutti i triestini si ritrovano per trascorrere ore piacevoli tra un tuffo al mare, la tintarella e uno spritz al chiosco; anche durante la pausa pranzo. E’ qui che ogni seconda domenica di ottobre si tiene la Barcolana, storica regata velica.
Personalmente, ho preferito spostarmi più avanti, verso Miramare, al limite con la riserva naturale, vicinissimo all’Ostello Tergeste. Qui gli scogli accolgono i triestini che trascorrono la giornata a leggere, a rilassarsi, a ritrovare gli amici di vecchia data.
Vi confesso che di solito mi piace vivere il mare con i piedi nella sabbia e su una comoda sdraio ma quasi da subito mi sono adattata a questa “confidenza”, a trattare il mare come un amico da andare a trovare tutti i giorni, senza troppi fronzoli, un paio di infradito e il telo sottobraccio.
Fatemi sapere se Trieste vi è piaciuta e se avete domande non esitate a scrivermi!
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