Un morso dopo l’altro fino a 12 Morsi

I Baretti

Se parlate con un napoletano, o con chiunque frequenti Napoli regolarmente, saprà di certo spiegarvi che “i Baretti” non sono altro che l’insieme dei localini tra via Chiaia, San Pasquale e Vico Belledonne, simbolo e ritrovo della movida napoletana. Ero davvero piccola quando ho cominciato a frequentare queste zone. Mi piaceva spostarmi in città, vedere facce nuove, scoprire nuovi posti e nuove abitudini. Queste strade sono cambiate tanto negli anni. Si sono adattate ai tempi. Dove prima i cocktail bar, l’uno dopo l’altro, primeggiavano, adesso la scelta si è ampliata regalando a chiunque passi di qui il piacere di scoprire il proprio posto del cuore. Si ci può fermare per un aperitivo, optare per il sushi, o perdersi tra bracerie, friggitorie, ristorantini storici, pescherie dove gustare pesce fresco. O ancora vinerie che offrono ricchi taglieri di salumi e formaggi. Ce n’è per tutti i gusti insomma!

12 Morsi & KBirr

Proprio ai baretti nasce, nel 2015, 12 Morsi dall’idea di tre giovani imprenditori napoletani in trasferta a New York. L’intuizione di portare a Napoli il classico hamburger americano, rivisitato e riadattato in perfetto stile italiano, si è rivelata vincente.

Qui il link al sito 12 Morsi

Il locale è arredato in perfetto stile newyorkese, il legno ed il ferro richiamano un ambiente ex-industriale ma accogliente. All’ingresso, l’area bar permette una piacevole attesa.

12 sono i morsi che servono a mangiare un loro panino. Panino Gourmet.

Odio un pò la parola “gourmet” ma devo dire però che qui ho trovato, idee, ricerca e abbinamenti che prevedono uno studio importante e per questo motivo mi consento di usarla.

Il menù, infatti, è ricco di proposte. Seppure i panini con carni di Marchigiana, Angus, Maialino nero e Pollo Biologico siano la parte principale e caratterizzante, non mancano tanti apetizer, carpacci di manzo, tartare di chianina, hamburger di pesce, vegetariani e vegani. In occasione di un press lunch ho avuto modo di assaggiare gran parte del loro nuovo menù.

In abbinamento ho ritrovato birre artigianali che amo molto, quelle del birrificio KBirr. Il marchio è una vera e propria esclamazione, ed esprime in sintesi tutta la napoletanità che si ritrova nel bicchiere. E’ una birra napoletana, ca va sans dire!!! L’ideatore del brand è Fabio Ditto, vulcanico imprenditore. Le sue sono tutte birre di produzione artigianale, non filtrate e non pastorizzate.

“KBirr vuol essere una birra emozionale che dimostra come il territorio campano sia vocato alla produzione della birra e non abbia nulla da invidiare ai paesi Europei. E’ una birra moderna, contemporanea ma anche il prodotto della terra campana. Una birra semplice, diretta, festosa nel linguaggio”, dichiara Fabio. Link al sito KBirr.

 

Il Menù

Qui vi ripropongo alcune  delle specialità assaggiate, purtroppo solo in foto!

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Tartare di Fassona “scomposta”

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Maialino nero casertano cotto a bassa temperatura, laccato nell’Amaretto con crema di Topinambur

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Baccalà Islandese in tempura allo zafferano con crema di Papaccella “presidio Slow Food”

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Tacos con Genovese cotta secondo tradizione Napoletana

KBirr Jattura: scotch Ale

12 morsi

WOW: Hamburger di Podalica 200g, Caciocavallo Podolico “Presidio Slow Food”, patate di Avezzano al forno, misticanza, maionese ai tre pepi homemade

Kbirr Cuore di Napoli: American Pale Ale (APA)

12 morsi

CHOMP: Hamburger di Pollo Giallo Bio in crosta di corn flakes, formaggio Caprino, Salsa ai Frutti di bosco homemade e Lattughino

12 morsi

GASP: Hamburger di Chianina 200g, Gorgonzola dolce DOP, Pesto al Basilico

12 morsi

HOT DOG GOURMET (Rivisitazione di Salsiccia e Friarielli): Salsiccia di Maialino Nero, Cheddar Hafood, Cime di Friarielli semi-dry, Cipolla Rossa di Tropea, Sour Cream

12 morsi

Cuberoll di Manzetta Prussiana

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