Treviso e dintorni: la città d’acqua e il Radicchio IGP

Quando si parla di Veneto, così su due piedi, ci sono cose ben precise che mi vengono in mente: bigoli, baccalà mantecato, spritz e radicchio! L’ultima è, senza dubbio, un’eccellenza e fiore all’occhiello di questo territorio. Che sia radicchio tardivo, precoce o variegato è l’ingrediente che, d’inverno, qui non manca mai.

Il radicchio è un ortaggio tipicamente invernale, una varietà di cicoria così bella da meritare l’appellativo di fiore d’inverno. Insieme al Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP abbiamo seguito il lungo percorso del radicchio: dalla semina, nel mese di Maggio, passando per la raccolta e l’imbianchimento, fino ad arrivare sulle nostre tavole; imparando a riconoscere le diverse varietà e i loro utilizzi in cucina.

Radicchio in campo

Quante varietà di Radicchio conosci?

Nel 1996, il Radicchio Rosso di Treviso e il Variegato di Castelfranco ricevono il marchio di Indicazione Geografica Protetta – IGP. Le varietà interessate sono in tutto 3: precoce, tardivo e variegato. Ma come si differenziano?

1. Radicchio Rosso di Treviso Precoce: raggiunge la piena maturazione in campo e la sua raccolta inizia già nei primi giorni di Settembre. In cucina è estremamente versatile.

2. Radicchio Rosso di Treviso Tardivo: richiede una lavorazione più complessa, infatti, dopo la raccolta (a partire dal 20 ottobre) viene sottoposto ad imbianchimento: una fase particolare di lavorazione in cui i mazzi vengono posti in vasche di acqua di risorgiva al riparo dalla luce. Queste condizioni permettono la nascita di nuove foglie, prive di clorofilla, bianche e rosso-violacee. A contraddistinguerlo è la sua nota piacevolmente amarognola.

3. Radicchio Variegato di Castelfranco: è un incrocio tra radicchio rosso e scarola. La raccolta parte dai primi giorni di ottobre. Successivamente il radicchio è sottoposto a forzatura-imbianchimento che, fondamentale e insostituibile, consente di esaltare i pregi organolettici,
merceologici ed estetici del Radicchio Variegato. Ha un sapore più dolce pur conservando la nota amarognola, perfetto in insalata… è, forse, il mio preferito!

Treviso

Non ero mai stata a Treviso e, devo ammetterlo, è stata una scoperta: una città nata sull’acqua, circondata dall’acqua, attraversata da due fiumi e tantissimi canali che regalano scorci davvero affascinanti. I fiumi che la caratterizzano, il Sile e il Botteniga, nascono in pianura e sono fiumi di risorgiva; la stessa acqua di risorgiva del fiume Sile viene utilizzata per la fase di imbianchimento del Radicchio di Treviso.

Treviso si presta perfettamente ad un itinerario a piedi.

Cuore pulsante della città è Piazza dei Signori, un vero e proprio punto d’incontro per i trevigiani di oggi e di ieri. Infatti, la piazza è circondata dai palazzi dell’antica Signoria trevigiana che custodiscono e tramandano la storia di Treviso:

  • La Torre Civica con il Palazzo del Podestà , oggi sede del comune
  • Palazzo Pretorio
  • Palazzo dei Trecento
  • L’edificio della prima sede della biblioteca e pinacoteca comunale

La loggia, sotto il palazzo dei Trecento, custodisce ciò che resta della più famosa delle 33 fontane della città: la Fontana delle Tette, costruita su richiesta del podestà nel 1559 a seguito di una forte siccità è diventata simbolo di fertilità e abbondanza. Durante l’epoca veneziana, per celebrare l’elezione del nuovo podestà, annualmente e per 3 giorni, dai seni sgorgavano vino bianco e rosso, a disposizione dei cittadini. [Una copia della fontana è situata nel cortile di palazzo Zignoli a Treviso]

Fontana delle tette

Altra tappa importante è l’Isola della Pescheria, sul Cagnan Grande, che ospita il mercato del pesce da più di un secolo. Qui, in estate, si tiene la Festa dei Buranelli: concerti, spettacoli e degustazione di piatti tipici animano le giornate, solitamente, di fine Giugno.

Mulino della Pescheria

Perdersi tra le vie del centro è estremamente rilassante, la passeggiata è sempre accompagnata dallo scroscio delle acque. Ponti, chiese e musei catturano l’attenzione e sapranno animare la vostra giornata trevigiana.

Castelfranco Veneto

A pochi km da Treviso, Castelfranco Veneto conserva tutto il fascino delle sue origini. Si tratta di una città medievale circondata da mura.

Il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, gioiello dell’arte veneta settecentesca, ospita annualmente Radicchio d’Oro: un importante  Premio, nato ormai 23 anni fa sotto l’entusiastica spinta di Egidio Fior, supportato dalla sua famiglia e da tanti amici. 

Il borgo è piccolo e si visita, facilmente, a piedi. Io ho fatto una passeggiata in serata ed ho avuto la sensazione di un luogo, estremamente, raccolto ed accogliente; appena posso tornerò.

A Castelfranco abbiamo alloggiato presso l’ Hotel alla Torre, in pieno centro storico. Trattandosi di un palazzo del ‘500 adiacente alla Torre dell’Orologio, poi ristrutturato ed ampliato, potrà accadere di ritrovarvi in camera proprio le mura dell’antica torre… un particolare, a dir poco, affascinante!

Se sei in zona…

È suggestiva la passeggiata – a piedi o in bici – lungofiume a Casier. Il percorso raggiunge una zona paludosa in cui sono state abbandonate vecchie imbarcazioni di trasporto merci e che oggi è nota come Cimitero dei Burci.

Indirizzi utili

Ristorante Ai Soffioni, P.za dei Signori, 26, 31100 Treviso TV

Osteria alla Pasina, Via Marie, 3, 31030 Dosson TV

Cerchi un modo per utilizzare il Radicchio in cucina? Qui trovi un’idea

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