Montasio DOP: il formaggio che racconta il Friuli e seduce l’Europa

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Montasio DOP: un’eccellenza casearia europea

In Friuli Venezia Giulia, le vallate della provincia di Udine nascondono un tesoro inestimabile: la storia del Montasio DOP, formaggio simbolo della tradizione casearia friulana. Questo territorio, caratterizzato da pascoli rigogliosi e un microclima unico, ha dato origine a un prodotto che racchiude secoli di storia e savoir faire artigianale. Il Montasio rappresenta una delle Eccellenze DOP protagoniste del progetto europeo “Eccellenze Dop: un savoir faire tutto europeo”, un’iniziativa che valorizza e promuove le produzioni agroalimentari di qualità, strettamente legate ai territori d’origine.

Il Montasio: un viaggio nei sapori

Il Montasio è molto più di un formaggio DOP: è un viaggio attraverso il tempo e il gusto. Viene prodotto con latte intero vaccino proveniente esclusivamente da vacche alimentate con foraggi freschi e naturali delle Alpi Friulane e del Veneto. Al taglio, la lama affonda in una pasta compatta, a volte morbida, a volte friabile, e già si percepisce il profumo del latte, delle erbe di montagna e, nelle versioni più stagionate, un sentore di nocciole e spezie. Equilibrio inconfondibile tra dolcezza e persistenza.

Stagionatura

Il Montasio DOP viene stagionato per un periodo che varia da 60 giorni a 12 mesi o più, a seconda della tipologia desiderata (fresco, mezzano, stagionato). Durante la stagionatura, il formaggio acquisisce sapori più intensi e una consistenza più solida.

Quali sono le principali stagionature e come si distinguono al palato?

  • Fresco (fino a 60 giorni): al primo morso è come una carezza, delicato e cremoso, con una dolcezza che ricorda il latte appena munto.
  • Mezzano (da 2 a 5 mesi): più deciso, con una leggera sapidità e una consistenza più compatta.
  • Stagionato (oltre 10 mesi): ogni assaggio è un’esplosione di sapori più intensi, con una nota leggermente piccante che stimola il palato.
  • Stravecchio (oltre 18 mesi): qui il gusto diventa profondo, quasi meditativo, con cristalli di tirosina che si sciolgono sulla lingua lasciando un retrogusto avvolgente e persistente.

Il Montasio nel progetto europeo sulle Eccellenze DOP

L’inserimento del Montasio nel progetto “Eccellenze Dop: un savoir faire tutto europeo” è un riconoscimento del valore di questo formaggio, che incarna la tradizione e la qualità dell’agroalimentare europeo. Il progetto mira a diffondere la conoscenza dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta, sensibilizzando i consumatori sull’importanza della tracciabilità e della tutela delle produzioni tipiche.

In questo contesto, il Montasio diventa un ambasciatore del patrimonio gastronomico italiano, portando con sé la storia delle malghe alpine, la cura dei casari e il gusto autentico di un formaggio nato dall’incontro tra natura e artigianato. Il suo processo di produzione, regolamentato da un rigoroso disciplinare DOP, garantisce un legame stretto con il territorio e una qualità costante nel tempo.

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A garantire la qualità e la diffusione di questo straordinario formaggio c’è il Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio, un ente che si occupa di preservare la tradizione e promuovere il prodotto sia in Italia che all’estero.

Il perfetto abbinamento al vino

Ogni sapore merita il suo compagno ideale, e il Montasio non fa eccezione. Proviamo ad abbinare ogni stagionatura con un vino del territorio:

  • Montasio Fresco: la sua dolcezza si sposa magnificamente con un Friulano o un Pinot Bianco, freschi e fruttati, che ne esaltano la cremosità.
  • Montasio Mezzano: più strutturato, trova un’ottima armonia con un Chardonnay o una Ribolla Gialla, che ne bilanciano la sapidità con eleganza.
  • Montasio Stagionato: il suo sapore deciso richiede un rosso di carattere, come un Refosco dal Peduncolo Rosso o un Merlot friulano, capaci di accompagnarne la persistenza.
  • Montasio Stravecchio: qui si gioca su contrasti affascinanti, come con un Picolit, vino passito che ne esalta la complessità, oppure con un rosso importante come il Tazzelenghe.

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