Mi accorgo che mi sto avvicinando a Bolzano quando, in treno, le fermate sono annunciate sia in italiano che in tedesco. Non ci sono mai stata prima, perciò l’impatto è forte. Ordinata e silenziosa ma una città viva questa qui, si respira nell’aria. L’accoglienza sembra essere un tratto caratteristico dei suoi cittadini che, abbandonando per un po’ il loro tedesco, sanno perfettamente come rendere piacevole il nostro soggiorno.
Il motivo del mio viaggio è presto detto. L’incoming in Alto Adige rientra in un progetto volto a valorizzare i prodotti a marchio europeo: IGP (Indicazione Geografica Protetta), DOP (Denominazione di origine protetta) e DOC. Un programma triennale che da 2018 al 2020 in Germania, Italia, Paesi Bassi e Svezia si concentrerà sulle eccellenze del territorio europeo. Da qui, il nome della campagna: “Europa, dove la qualità è di casa”.
Il nostro itinerario di gusto
Le super porzioni del Restaurant 37 – Alpine Eating ci calano, fin da subito, nello spirito altoatesino: tagliatelle di canapa al ragù d’agnello e canederli alla semolina ripieni al gianduia sono i piatti che vedete in foto e che, si, ho ripulito con somma maestria.
Se chiedete a chiunque, quale prodotto gastronomico associa all’Alto Adige, quasi certamente, vi ritroverete a parlare di Speck Alto Adige IGP, di formaggio Stelvio DOP, di mela Alto Adige IGP… ed eccovi svelati i protagonisti del nostro itinerario!
Lo Speck
A guidarci, alla scoperta della produzione dello Speck c’è Gunther Windegger, macellaio da sempre come suo padre e suo nonno prima ancora. Insieme ad altri 29 produttori fa parte del Consorzio per la tutela dello Speck a marchio Alto Adige IGP. Tutto il processo di produzione è severamente regolamentato ed ogni passaggio deve avvenire rispettando i canoni dettati dal consorzio. Ogni produttore ha la sua miscela di spezie ed è questo che differenzia il prodotto finale ma le carni, di prima qualità, vengono aromatizzate in maniera tipica, affumicate a bassa temperatura con legno duro e privo di resina, stagionate da 22 a 32 settimane in locali a temperatura e umidità controllate. I segreti di questa bontà sembrano essere: poco sale, poco fumo e tanta aria fresca!
Gunther ci accompagna nella sua macelleria a visionare tutte le fasi della produzione e, fiero, ci racconta di come produce il suo speck con il metodo e la miscela di spezie di famiglia. Quest’ultima, però, resta un segreto!!!
La cena non poteva che valorizzare un prodotto così prezioso e nella cornice intima dell’ Oskars Restaurant di Appiano abbiamo assaporato lo speck in diverse, buonissime, declinazioni.
Lo Stelvio
L’Alto Adige ci ha accolto con il sole, non c’è che dire, ma quassù a 1300 mt d’altezza si respira un’aria decisamente frizzantina. Quassù, a guardare questi paesaggi io mi sento piccola piccola.
Sempre quassù vive Rainer Mahlknecht insieme a sua moglie e ai i suoi figli. Si prende cura di circa 5o vacche che, ogni giorno producono il latte fresco che verrà trasformato in formaggio Stelvio DOP.
Questo formaggio, infatti, è prodotto da solo latte vaccino proveniente dai masi alpini e lavorato entro 48 ore. I 62 giorni di stagionatura, in cui le forme vengono massaggiate con acqua e sale, regalano a questo prodotto la sua inconfondibile crosta e il suo gusto deciso. Abbiamo provato ad indovinare quanti litri di latte sono necessari per una forma e, nessuno ha indovinato: avreste mai immaginato che servono 90 litri di latte?!?!?! Io no (avevo puntato su 32)!
Il pranzo, ovviamente, aveva come protagonista lo Stelvio ed è stato super interessante scoprire come può arricchire i piatti della tradizione: per esempio la lasagna o un filetto di maiale (quanto ne vorrei ancora!!!).
Mela Alto Adige
La stagione è perfetta per vedere i meleti in fiore, ce lo fa notare più volte Judith, giovane e sorridente produttrice che ci accompagna in una stupenda passeggiata al Grieserhof. Mi piace il suo entusiasmo, l’orgoglio con cui ci racconta l’attività di famiglia, l’amore per il suo meleto.
Qui si coltivano alcune delle varietà a marchio IGP; in tutto sono 13: Braeburn, Elstar, Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Morgenduft, Jonagold, Pinova, Red Delicious, Topaz, Winesap.
[E comunque Judith aveva ragione, quello del meleto in fiore è uno spettacolo mozzafiato!!!
Dal produttore al consumatore il passaggio è breve ed il marchio Alto Adige IGP garantisce la provenienza e la produzione tradizionale.
Il Vögele, storico ristorante e osteria di Bolzano, ci accoglie per la nostra Apple Dinner: dall’antipasto al dolce vengono utilizzate le mele altoatesine per realizzare il menù della serata. Una cena speciale in una delle stanze dalle luci calde a noi riservata, sembra di tuffarsi nel passato!
Mani in pasta!
Quanto abbiamo appreso della cultura e delle tradizioni altoatesine??? Abbastanza da mettere le mani in pasta e cimentarci nella preparazione dei canederli. Siamo al Park Hotel Laurin di Bolzano dove ci accoglie lo chef Manuel Astuto, giovane, determinato, pieno d’entusiasmo; riesce a trasmettercelo raccontandoci del suo lavoro e di come ama svolgerlo sempre al meglio. E’ lui ad insegnarci come preparare i canederli “soffici come una nuvola”… Dobbiamo essere stati proprio bravi perchè siamo stati premiati con un indimenticabile pranzo che Manuel ha pensato per noi utilizzando i prodotti del territorio.
Tartare di manzo nostrano, pralina di Stelvio DOP e asparagi bianchi
Canederli pressati (quelli preparati da noi) con speck Alto Adige IGP e Stelvio DOP
Saltimbocca di vitello altoatesino con puree di patate e indivia alla vaniglia
Strudel di mela Alto Adige IGP
Se avete voglia, vi consiglio di andare a sbirciare le IG Stories che trovate in evidenza sul mio profilo instagram cliccando qui per rivivere insieme a me questi giorni splendidi e ricchi, ma che dico, ricchissimi di scene esilaranti!!!
Beh, è stata la mia prima esperienza in Alto Adige Sud Tirol ed io già non vedo l’ora di tornare…
Non mi resta che dire #EnjoyItsFromEurope !
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